Bosco del Tartaro
Questo bosco è immerso nelle Grandi Valli Veronesi, all’interno dell’ antico alveo del fiume Tartaro poco oltre l’abitato di Torretta Veronese, nei pressi della strada che congiunge Legnago con Castelmassa. E’ nato e cresciuto per volontà del Consorzio di Bonifica Grandi Valli Veronesi, un luogo unico dove è stato ricreato l’ambiente tipico, consono alla fauna che popolava, alcuni secoli fa i boschi del Basso Veronese. Il fiume sul cui paleoalveo è stato piantato questo bosco, origina da alcune fonti poste nei territori comunali di Villafranca Veronese e di Povegliano Veronese. Il suo corso, a Torretta Veneta, è stato rettificato negli anni Cinquanta e Settanta per migliorarne la funzione idraulica di scolmatore. Si dismise il vecchio tracciato sinuoso con le sue golene e arginature, ed è qui che ora sorge il prezioso bosco dove sono state collocate circa 15.000 di arbusti autoctoni. Il percorso ha uno sviluppo di 3 km da farsi a piedi o in bicicletta. All’entrata del bosco, a testimonianza anche dell’importanza storica della zona, è stato posto in luce il basamento in pietra della torre, la “Croxeta”, che aveva funzione di posto doganale sia nel medioevo che nel rinascimento segnando il confine di stato. La struttura originale dei boschi padani era determinata da una fascia esterna di arbusti a volte impenetrabili. Questi ultimi, man mano che ci si addentra, tendono a scomparire lasciando lo spazio ad alberi ad alto fusto che raggiungono un’altezza di circa 25 metri come la Farnia e il Carpino bianco. All’interno del bosco è presente l’Olmo campestre, il Frassino maggiore, l’Acero campestre, il Ciliegio selvatico, il Sambuco, il Biancospino, il Nocciolo e il Pallon di maggio.
Informazioni: Il bosco è accessibile tutto l’anno e per avere la guida contattare il Consorzio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese; tel. 0442 634111