VILLA SANGUINETTI, WIDIMAN, ROSSATO

IMG 3909 ridQuesta grande villa, avvolta da una cinta di mura, racchiude in sé molti elementi di grande valore giunti fino a noi grazie alla sapiente opera di restauro e recupero fatta dall’attuale proprietario.
Di questa villa abbiamo notizie già nel 1600 e, in un primo tempo, la proprietà apparteneva alla famiglia Sanguinetti che a Casaleone possedeva vari beni ed era divisa in due fuochi. Le due famiglie erano attive in queste terre fin dalla fine del 1400 e possedevano estesi terreni
Questa grande villa è cinta da mura ed ha al suo interno un ampio parco all’italiana. La foggia dei profili è in tufo ed essi ornano splendidamente i portali dell’edificio e della barchessa ad archi, elegante e decorata a lesene con elementi che richiamano ad un ristrutturazione fatta nel Settecento. La villa si presenta come una elegante edificio disposto su tre piani dei quali il pian terreno è caratterizzato da quattro aperture disposte simmetricamente su entrambi i lati e riprese con la stessa disposizione al piano nobile. All’esterno, nel748, vennero realizzati la barchessa ad archi decorata a lesene ed i profili in tufo che ornano i portali. Sul lato sinistro della casa dominicale, vi è poi una grande ghiacciaia fino a poto tempo fa coperta di piante ed ora restaurata e funzionale per le varie necessità. Tutt’attorno alla villa le barchesse, le abitazioni dei lavorenti e le varie botteghe. La villa dopo le proprietà Sanguinetti, Widiman e Alegro, ebbe come proprietari i Bertoli, i Taidelli ed ora Rossato.
Il retro della villa ricalca la struttura della parte anteriore mentre il balconcino balaustrato è stato chiuso e murato pur mantenendo ben visibile agli occhi di uno studioso, la sua struttura originaria.
    

La Borghesana

La Borghesana ridA sud di Sustinenza, al confine con il comune di Gazzo Veronese, lungo il corso del Tregnon, troviamo La Borghesana. E’ una villa padronale con una “Corte Rurale” interessante per la complessità degli edifici che vanno dalla villa, alle stalle, alle barchesse, alle abitazioni degli affittuali, ai capaci granai e all’ampia aia. Il primo insediamento sorse attorno al 1470, forse di proprietà della famiglia Pisa. Un’approfondita descrizione della proprietà, ed in particolare della villa, viene fatta nel 1567 quando nel documento di acquisto da parte della famiglia Cagalli dei beni dei fratelli Pisa, del fondo Borghesana comprendente 598 campi, si precisa pure che esso è dotato di casa padronale, torre colombara, edifici rustici e corte. Nel 1626, Angelo Alcenago cedette al patrizio veneto Alessandro Basadonna buona parte della proprietà di questo territorio così, una volta acquistato l’intero complesso immobiliare, Antonio Basadonna fece erigere, nel 1676, un oratorio.
Anche oggi, dopo un recente restauro, il complesso si presenta in tutta la sua originaria bellezza con la casa padronale caratterizzata da una doppia rampa di scale che conduce al portone d’ingresso. Poco o nulla di elegante presenta l’estetica di questo immobile estremamente funzionale per le esigenze amministrative della proprietà con, accanto alla casa padronale, le case per i lavoranti e le barchesse.
 

Villa Boldieri, Loredan, Canossa, Angelini

Rappresenta l’esempio della dimora di campagna costruita per amministrare nel migliore dei modi la proprietà ma con lo sguardo rivolto pure all’eleganza e alla bellezza della casa. Parliamo di Villa Boldieri in via Castellazzo.P1150685 rid
In antichità questi beni appartenevano alla famiglia Boldieri i quali ancora verso la fine del 1600 ne risultavano proprietari. Il passaggio avvenne nel 1682 allorquando il marchese Luigi di Canossa li ereditò. La tenuta fu sempre un importante punto di riferimento per l’intero territorio e il periodo forse più significativo e importante per essa si ebbe nella seconda metà del Settecento.
Oggi la casa padronale è caratterizzata da un elegante scalone a doppia rampa con balaustra barocca che immette all’ingresso principale del palazzo abbellito da un sontuoso portale con profili in pietra e, sull’archivolto, lo stemma di famiglia dei Canossa. Subito sopra la porta un balconcino con colonne che richiamano quelle della doppia scalinata mentre le varie stanze prendono luce da quattro grandi finestre disposte sui lati. Addossate alla villa abbiamo le abitazioni minori, un tempo abitate dai dipendenti. L’oratorio si trova a sud del complesso abitato ed è abbellito da un timpano nella parte superiore e da lesene con capitelli corinzi che impreziosiscono la facciata e che confermano la sua origine settecentesca. Presente pure un piccolo campanile per chiamare a raccolta i fedeli in occasione delle funzioni religiose.
 

Villa Serego Alighieri

All’interno del comune di Casaleone, in località Sustinenza si trova questa residenza di campagna dei Conti Serego degli Alighieri, discendenti del sommo poeta Dante Alighieri. La villa è costituita da due corpi laterali sporgenti rispetto a quello centrale più ampio. La sobrietà degli ornamenti la configura più come “casa de guastaldo” che “da paron”. Accanto ad uno degli ingressi c’è una lapide in tufo con lo stemma della famiglia. Poco lontano, in un crocevia, si trova una cappella gentilizia consacrata. La villa, attualmente, si trova in un grave stato di abbandono. 

Palazzo Sangueneda

DSCF0129 ridLa nobile dimora dei Conti Sangueneda è un palazzo che si trova lungo la via principale di Casaleone e rappresenta uno stupendo esempio di casa affrescata del ‘400 divisa su tre piani e con un oratorio annesso: l’Oratorio di Sant’Antonio. Il palazzo è caratterizzato da una semplice facciata con all’interno un salone centrale per ogni piano e con stanze laterali che si aprono su entrambi i lati. La proprietà è divisa e quindi la tipicità dei saloni oggi non può essere apprezzata nella sua globalità. L’interno è riccamente affrescato e il lavoro fatto dai pittori e dai decoratori, si può gustare appieno solo dopo aver varcato l’ingresso della villa. Le pareti sono impreziosite da una lavorazione in finto bugnato mentre quelle laterali conservano scene che dovrebbero avvolgere l’intero salone. Per noi è visibile solo la parete di destra con rappresentati una laguna e alcuni bagnanti; una battaglia navale con un veliero disalberato, e un’immagine di un giardino fiorito con, al centro, una fontana e delle persone. Poco oltre la porta che da accesso ad uno dei saloni laterali, un’altra grande immagine che raffigura un pastore. In altre stanze il soffitto disegnato funge nella suddivisione della partizione in cassonetti quadrati e rettangolari dove sono raffigurati rosoni a bugne a punte di diamanti ed altri ornati. Nella Stanza della Musica sono visibili figure femminili e putti concertanti con liuto. Il fregio è bello e, accanto alle tante figure, si alternano gli stemmi di famiglie nobili tra le quali quella dei Conti di Sanguinetto. Il ciclo pittorico è databile a fine del ‘400 ed è stato attribuito, seppur con alcune riserve, al Falconetto. Un’altra sala viene chiamata il Salone dei Guerrieri e questo per la particolare e caratteristica decorazione risalente alla fine del ‘400 attribuita sempre al Falconetto. Palazzo già dei Conti Sangueneda, è dichiarato di interesse artistico nazionale.

VILLA FURLANI – Frazione: Sustinenza

La villa, situata nella frazione di Sustinenza, si trova in una posizione di confine fra il centro abitato e la zona agricola e rivolge a entrambe queste aree i suoi fronti longitudinali. La villa, di grande semplicità, è costituita da due corpi edilizi rettangolari affiancati e da un terzo edificio rustico, disposto perpendicolarmente a questi.
Il corpo padronale si eleva su tre livelli; il prospetto principale presenta una simmetria rispetto all’asse centrale, segnato dal portale d’accesso. Le finestre, rettangolari e di maggiori dimensioni al piano nobile, hanno il davanzale in pietra in evidenza rispetto alle superfici intonacate dell’intera villa; il ritmo delle cinque campate di finestre viene intervallato da due importanti camini alla veneziana, anch’essi simmetrici.
Chiude la facciata una cornice di gronda modanata, sotto una copertura a doppia falda. Il corpo edilizio adiacente, più basso di un livello rispetto al corpo padronale destinato alla residenza, presenta una partitura architettonica irregolare fortemente alterata dall’apertura di un portone scorrevole utile all’uso di servizio dell’edificio.
 

Corte Dominicale Morando – Cossali al Palazzone

corte morando casaleone ridFormata da due edifici di cui uno dotato di torre colombara, in un documento del 1586 appare intestata alla famiglia Morando. Oggi il Palazzone conserva ancora l’imponente torre colombara ornata, nel sottotetto e al marcapiano, da due cornicioni ad archetti.