Questo percorso si snoda tra antiche ville, cascinali, corti rurali, a destra e a sinistra del fiume Adige, in un territorio ricco d’acqua dove una volta c’era il bosco, oggi si può ammirare una fiorente agricoltura. Testimonianze archeologiche indicano come queste terre fossero abitate già dal 1000 a. C. e di come la popolazione, godesse di una certa agiatezza, durante la colonizzazione romana. Si parte da Legnago, paese natale del musicista Antonio Salieri e dopo aver visitato il Museo Fioroni sito in via Matteotti (Tel. 0442 2052) si supera il fiume Adige giungendo a Porto di Legnago dove si trova il Santuario della Madonna della Salute. Si prosegue per Terrazzo, paese rinomato per le sue mele. Inoltrandosi nella campagna la strada è costeggiata da frutteti fino a Marega, qui si svolta a sinistra per Boschi Sant’Anna, luogo di antiche foreste, sfruttato largamente dai Veneziani.
Si continua per Bevilacqua, famosa per il castello scaligero (visitabile con prenotazione Tel. 0442 93655) costruito nel XIV secolo in tre ordini di mura, con quattro torri ed ingentilito da giardini pensili. Tornati in centro paese si seguono le indicazioni per Minerbe, dove nel periodo romano sorgeva un tempio dedicato alla dea Minerva. Ora si possono ammirare Villa Spolverini, Villa Stopazzola, Palazzo Beghinatus, Corte Aliata, mentre per gli appassionati della caccia c’è una riserva privata. Si continua, immersi nella campagna, su una strada, che fino al 589 d. C. (Rotta della Cucca) era il percorso naturale del fiume Adige. Si giunge a Bonavigo, dove in località “Ciusara” sorge l’antica pieve dei Camaldolesi di San Michele di Murano e in lontananza si può vedere il Santuario di San Tommaso suggestivo nel suo isolamento lungo l’argine sinistro dell’Adige. Superato il suddetto fiume, si prosegue per Roverchiara, caratteristico paese contadino punteggiato da alcune costruzioni gentilizie come Villa Fiumi e Palazzo Guerra. Giunti all’incrocio per Legnago si costeggia il Naviglio Bussè scavalcato da tipici ponti in mattoni e per entrare nel Paese di Angiari si svolta a sinistra dove, nei pressi dell’argine del fiume, si trova l’antica pieve romanica di Santa Croce.
Da Angiari, percorrendo la SP n°44, si torna a Legnago. Per gli appassionati della natura ad Angiari si può usufruire di un percorso arginale, lungo la sponda destra del Bussè, lungo circa 5 KM, che si può percorrere, sia a piedi, sia in bicicletta, all’ombra di acacie e salici.