Questo percorso si snoda nella pianura veronese dove grandi cartelli pubblicitari indicano che la zona, oltre ad essere agricola, è la patria del “Mobile in stile classico”. Circa duemila imprese creano e realizzano oggi, sullo stile classico, il mobile d’arredo per l’esigenza abitativa moderna, completandola nello stile, con lavorazioni di ferro battuto, vetrate artistiche e marmo. Questa è l’unica zona che può vantare, da parte del Ministero dell’Industria italiano, il riconoscimento del “Marchio del mobile e d’arte”. Si parte da Oppeano (Museo Civico Archeologico, chiesa di S. Antonio Abate, Pieve di Mazzagatta, parrocchiale di S. Maria Addolorata e Villa della Montara) dove, a Vallese, si attraversa una zona di grande interesse archeologico con necropoli paleovenete 900-350 a.C. Dopo Oppeano si giunge ad Isola Rizza dove si può constatare come convivano, immersi nella campagna veronese, agricoltura ed artigianato del mobile (ruderi di importanti nuclei abitati risalenti al II millennio a.C. con numerose ville edificate tra il ‘400 ed il ‘700; tra queste, Villa Pollettini e le chiese di Santa Maria della Piazza e parrocchiale, del ‘500). Svoltando a destra si giunge a Bonavicina, altro centro agricolo-artigianale frazione di S. Pietro di Morubio in cui non mancano edifici nobiliari come la Villa dei Conti Verità e Villa Gobetti i resti del Castello del Conte Panico e l’edificio originario della chiesa di Santa Caterina (ricostruita nel ‘700); in stile neoclassico è la chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Seguendo una strada panoramica, si vede Villa Dionisi e giunti a Cerea troviamo il “Centro Servizi della Pianura Veronese” che raccoglie tutti i comuni della zona, per la promozione e la valorizzazione dell’artigianato nel mondo tramite il “Marchio di Qualità”. La strada che da Cerea (Oratorio di Sant’Anna, 1698; S. Maria Assunta del 1061, la chiesa di S.Zeno, del XII sec., e quella di San Vito, del XIII sec., Villa Medici/Grigolli, Villa Franco/Bertelé, Villa Guastaverza/Buttura) porta a Sanguinetto, sfiorando l’abitato di Casaleone (Palazzo Sangueneda, Villa La Borghesana, chiesa di S. Biagio e parrocchiale di Sustinenza) è l’esempio di quanto incida il mobile ed i suoi accessori nell’economia di questi paesi, dove mostre e fabbriche si alternano lungo tutto il percorso. Quando si giunge a Sanguinetto, si rimane piacevolmente sorpresi dal castello, che è situato nel centro del paese (convento di Santa Maria delle Grazie, chiesa della Rotonda); da qui si prosegue per Nogara, altro importante centro della pianura veronese (Villa Marogna, Palazzo Maggi, la chiesa di S.Pietro) e quindi si risale verso Concamarise dove c’è la Palazzina, corte Lazise e Villa Verità, edificio di linee semplici, immerso nel verde, presso un laghetto circondato da piante maestose. Anche Salizzole, come tutti i paesi di questo percorso, rientra nella zona del mobile d’arte e si presenta al visitatore con la possanza del suo Castello Scaligero (chiesa di S. Martino, le parrocchiali delle frazioni di Bionde e Engazzà, la chiesetta dell’Assunta e di S. Rocco a Valmorsel, la seicentesca Villa Sagramoso-Campostrini-Maffei e le cinquecentesche ville Franceschini, Zanetti e, sempre del ‘500, Mezzo Palazzo Brutti ed altre dimore signorili a Bionde). Girando a sinistra si arriva a Bovolone, cuore pulsante, assieme a Cerea, di una realtà artigianale che ha reso questo territorio famoso nel mondo per il mobile e per l’intraprendenza di questa gente nel cercare nuovi sbocchi lavorativi. A Bovolone (complesso sacro monumentale di S. Giovanni in Campagna del sec.VII, il rinascimentale Palazzo Vescovile ed il seicentesco Santuario della Beata Vergine della Cintura). ha sede la Scuola di Ebanisteria “Centro di formazione professionale regionale per l’Artigianato” in cui si insegnano falegnameria, ebanisteria, intaglio, intarsio, lucidatura, laccatura, doratura e restauro.