Pianta proveniente dalla Cina, essa ha trovato un buon sviluppo in Nuova Zelanda (nella qual zona giunge nel 1906), in quanto predilige la crescita spontanea. Il frutto è stato denominato kiwi proprio come l’uccello dalle piume sottili e dal lungo becco emblema del Paese australe.
Esso ha proprietà dissetanti, diuretiche, rinfrescanti e depurative e grazie all’alta presenza di vitamina C, favorisce le difese naturali dell’organismo. Inoltre contiene il 16 % di fibre, il 14 % di potassio e il 10 % di vitamina E.
Il frutto è costituito da grosse bacche ovoidali ricoperte da una sottile ma robusta epidermide e da una fine peluria bruna. L’interno ha un colore verde acceso, mentre i semi sono piccoli e disposti a raggiera nella polpa attorno al fulcro centrale. Contiene vitamina C, importante per il nostro organismo, ma è molto delicato in quanto è facile alla disgregazione per colpa di calore o luce. Ciò giustifica la protezione resistente della membrana esterna che il frutto ha creato. Oltre alle fibre alimentari già citate, contiene anche la pectina che dà un appagante senso di sazietà, contribuendo ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, a migliorare il transito del cibo nel tubo intestinale prevenendo la stipsi. Ha pure un effetto di controllo sul valore del glucosio nel sangue con una programmazione di assorbimento del glucosio lento e continuo, una condizione questa, molto vantaggiosa per chi soffre di diabete.