meleLa diffusione della mela nel territorio veronese ha origini antiche. In epoca romana era segnalata la presenza di mele veronesi dalle caratteristiche specifiche (le cosiddette mele lanate, ricoperte da una leggere lanugine) . I documenti del XIV e XV sec. è riportata l’esistenza di una produzione in grande quantità di “frutti saporosi d’ogni stagione e d’ogni tipo”, tra i quali anche i “pomi”. I documenti fanno riferimento a sistemi di produzione familiari, effettuati per lo più negli “orti e broli” dei grandi possidenti dell’alta pianura veronese e della fascia pede-culinare. Dettagliate citazioni sulla melicoltura veronese di fine ‘800 si ritrovano nella monografia, datata 1904, dal Regio Prefetto Sormani-Moretti. La mela veronese presenta eccezionali caratteristiche organolettiche grazie all’ambiente, particolarmente indicato e alle favorevoli condizioni climatiche delle zone limitrofi al fiume Adige dove i terreni permeabili e irrigui, assicurano alte rese ed eccelsa qualità. La particolarità della mela veronese è dovuta alle caratteristiche della polpa, che si differenzia dalle altre per un contenuto di zuccheri più elevato e per una combinazione armonica di aromi, acidi  e zuccheri. La mela veronese, inoltre, si distingue per elevata croccantezza, bassa acidità, aroma spiccato ed ottimo equilibrio gustativo fin dall’epoca di raccolta. Il colore della buccia, pur essendo diverso a seconda dei vari gruppi varietali, si presenta ben caratterizzato, mentre il sovra colore, nei gruppi Red Delicious, Gala e Morgenduft, è vivace e brillante. La mela contiene fosforo, magnesio, potassio, vitamine B e C, possiede proprietà digestive, diuretiche e rinfrescanti. Trova ottimo impiego anche in cucina, cotta al forno, bollita, grattugiata, in succo come bevanda e come base per dolci e liquori. La zona tipica di produzione della mela veronese sono i comuni di Terrazzo, Ronco all’Adige, Belfiore,Tombazosana , Albaredo d’Adige e Zevio. Un nuovo marchio “MelAdige” è stato creato per identificare la produzione locale che riunisce diverse aziende e che tutela il 50% della produzione.  

pereLe varietà maggiormente coltivate nel territorio veronese risultano:

Granny Smith: la buccia è di colore verde brillante mentre la polpa è bianca, croccante e succosa. L’acidità che la caratterizza limita la percezione di zuccheri e la rende particolarmente dissetante. Per la sua particolare acidità si presta ad essere consumata, tagliata a fettine, nelle insalate.

Royal Gala, Mondial Gala, Obro Gala e Galaxy: sono tutte varietà molto simili tra di loro che si differenziano per la maggiore o minore colorazione del frutto. La buccia è di colore giallo striato di rosso mentre la polpa è bianca, croccante, succosa e di ottimo sapore. Se grattugiata la si usa in dessert leggeri.

Golden Delicius: la buccia è di color giallo verdastro mentre la polpa è croccante, aromatica, molto dolce e leggermente acidula. La si usa principalmente cotta al forno o per preparare crostate di frutta.

Stark Delicius, Starkrimson e Red Chief: sono varietà simili tra loro con buccia di colore rosso più o meno intenso. La polpa è color crema, succosa aromatica e abbastanza dolce. Per le sue caratteristiche organolettiche la si usa per farcire la cacciagione ed in purè per accompagnare le carni rosse.

Imperatore: la buccia è spessa e di colore verdastro con una striatura rossa. La polpa è bianca,  consistente, succosa, croccante e con basso tenore di acidità. È ideale cotta al forno o tagliata a fettine per guarnire dolci alla frutta mentre, per le sue caratteristiche, è adatta alla preparazione di creme a base di frutta.

Il locale presidio Slow Food ha chiesto il riconoscimento dell’antica varietà di mele “Decio” la cui origine forse risale agli antichi romani che un tempo era diffusa in tutto il Veneto con l’intento di aiutare quelle aziende che tutt’ora coltivano questa varietà e che intendono farla rivivere.

Questa pianta venne portata in Italia dal capo dei legionari romani D’Ezio (Decio in latino) che sbarco con la sua legione ad Adria per fermare l’avanzata di Attila. Una pianta da frutto antica che oggi, se pur ancora senza un preciso mercato, alcuni produttori di Belfiore hanno deciso di valorizzare, coltivare e proporre. Questo tipo di mela ha una durata  maggiore rispetto alle altre qualità tant’è che non va conservata in frigo oltre che avere qualità come il profumo (una fragranza unica) e il gusto inconfondibile, inoltre è adatto per la preparazione di dolci e mostarde.